Portato via dalle forze dell’ordine: “Fatti di vita privata” | Fulmine a ciel sereno in casa biancazzurra

Gravina, Ancelotti e quando la vita privata entra in tackle in quella sportiva. Fatto increscioso in casa biancazzurra, un fulmine a ciel sereno.

Il presidente della FIGC indagato, per l’allenatore italiano più vincente del calcio è stato richiesto addirittura l’arresto. Non c’è solo il calcio giocato, i top campionati europei, la Champions League e tutte le altre coppe europee in hype.

Finito nell’inchiesta dossieraggio di Perugia da cui è nata quella dei pm della Capitale su presunti illeciti a suo carico, Gabriele Gravina ha deciso di anticipare tutti, richiedendo e ottenendo un lungo interrogatorio per far luce sulle accuse di autoriciclaggio che lo hanno portato a essere indagato dalla Procura di Roma.

“Ha chiesto lui di essere ascoltato per chiarire la sua posizione e le circostanze di cui è stato vittima”. I legali di Gravina, Leo Mercurio e Fabio Viglione, rivoltano la situazione, continuando a spiegare la posizione del numero uno della FIGC.

“Doveva tutelare la sua immagine – continuano i legali – in virtù della piena fiducia che ripone nei magistrati che stanno seguendo il caso. In questa vicenda, il nostro assistito è una persona offesa, per questo auspica si faccia luce su una situazione per la quale si augura anche l’individuazione dei mandanti”. Non solo Gravina, c’è chi rischi addirittura il carcere.

Il caso Ancelotti

Sta facendo scalpore il caso Ancelotti. Al di là di una storia tutta da seguire, la Procura di Madrid ha chiesto una condanna a quattro anni e nove mesi di reclusione per l’allenatore del Real Madrid per frode. Sempre secondo l’accusa, Ancelotti avrebbe ingannato l’erario per oltre un milione di euro.

La questione di riferisce al biennio 2014-2015. Due, come i reati contestati a Carlo Ancelotti: omesse entrate nei diritti di immagine e l’utilizzo di una rete di trust. Secondo l’accusa, “al fine di evitare la tassazione sugli introiti derivanti da detti diritti d’immagine”, l’allenatore ha utilizzato una “complessa” e “confusa” rete di trust e società per canalizzare i guadagni. Come per Gravina, anche la situazione di Carlo Ancelotti è tutta da seguire.

L’arresto

In questa situazione di vita privata che s’intreccia e s’interseca con quella di campo, c’è chi è stato arrestato veramente. È Luca Sasanelli, attaccante del Pescara, portato via dalle Forze dell’Ordine durante il ritiro per la sfida del Delfino contro la Torre, con l’accusa di violenza privata.

Il Pescara per il momento si è limitato a prendere atto dell’incresciosa situazione, affidandosi a un comunicato ufficiale: “Il club attende di conoscere gli esiti e gli accertamenti della magistratura inquirente, a seguito dei quali valuterà i successivi passaggi procedurali”. Anche in questo caso la vicenda va seguita.