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Le 4 partite più belle della Roma in Europa

L’inizio di stagione complicato è alle spalle, la Roma di Fonseca guarda con fiducia al campionato – dove coltiva sogni di vertice – e strizza un occhio all’Europa League. La fase a gironi per ora è filata via liscia, d’altronde le avversarie – analizzate anche in un approfondimento di Minutidirecupero.it – non potevano rappresentare un grosso problema per la qualificazione.

Il palmares europeo della Roma non è strabiliante (i risultati più rilevanti sono la vittoria della Coppa delle Fiere nel 60-61, le finali di Coppa dei Campioni (1983-84) e Coppa Uefa (1990-91) e la recente semifinale in Champions League (2017-18). Possa essere di buon auspicio per l’Europa League di quest’anno la nostra scelta delle più belle partite in Europa della Roma.

Roma-Dundee United 3-0, 25-04-1984

Dopo aver eliminato IFK Goteborg, Cska Sofia e Dinamo Berlino, la Roma aveva di fronte a sé solo l’ostacolo Dundee United prima di giocare la finalissima di Coppa dei Campioni proprio allo Stadio Olimpico. Gli scozzesi vincono 2-0 in casa, ma i giallorossi riescono a ribaltarla al ritorno con una partita sontuosa. Pruzzo, nel primo tempo, mette a segno una bellissima doppietta (di testa su angolo di Bruno Conti e in girata, da rapinatore d’area, su sponda di Maldera), poi nella ripresa chiude un fantastico contropiede orchestrato da Conti e Cerezo e si conquista un calcio di rigore: è Di Bartolomei a segnarlo e a sigillare la qualificazione. La finale persa ai rigori col Liverpool del diabolico Grobbelaar è un’altra storia.

Roma-Brondby 2-1, 24-04-1991

Sette anni dopo, la Roma conquista un’altra finale europea. In Coppa Uefa gli allora uomini di Ottavio Bianchi fronteggiano un cammino durissimo che li vede eliminare in rapida serie Benfica, Valencia, Bordeaux e Anderlecht. Paradossalmente è in semifinale l’avversario più morbido, ma i danesi del Brondby renderanno la vita durissima. Dopo lo 0-0 dell’andata, la Roma passa in vantaggio nel primo tempo col colpo di testa a porta vuota di Rizzitelli, su assist di Di Mauro. I danesi pareggiano ad inizio ripresa (autorete di Nela), ma scatenano un’incredibile reazione dei giallorossi: l’ultima mezz’ora è un autentico assedio, le palle gol si susseguono ad un ritmo vertiginoso. La zampata decisiva è di Voller, all’89’, lesto ad approfittare di una corta respinta del portiere ospite sul tiro di Desideri. Arriverà poi un’altra delusione nella doppia finale che si aggiudicherà l’Inter.

Real Madrid-Roma 1-2, 05-03-2008

Il Bernabeu non veniva espugnato da una squadra italiana dal 1967, la Roma ci riuscì due volte negli anni 2000: dopo l’1-0 del 2002, firmato Totti, i giallorossi bissarono l’impresa negli ottavi della Champions League 2007-08, dopo aver passato il girone con Manchester United, Sporting Lisbona e Dinamo Kiev. 2-1 per la Roma all’andata che il 5 marzo 2008 vinsero anche in Spagna: al 71′ è Taddei, con un bellissimo colpo di testa su cross di Tonetto, a portare in vantaggio i capitolini. Il Real Madrid pareggia con Raul cinque minuti dopo, nonostante l’inferiorità numerica, ma è Vucinic, nel finale, a sigillare il passaggio del turno su assist di Cicinho. Arriverà poi l’eliminazione nei quarti per mano del Manchester United.

Roma-Barcellona 3-0, 10-04-2018

E’ uno dei più grandi “upset” degli ultimi anni in Champions League. Nei quarti di finale la Roma si trova di fronte il Barcellona di Leo Messi, al Camp Nou finisce 4-1 per i catalani. Risultato, però, bugiardo viste le tante occasioni sprecate dagli uomini di Di Francesco. I giallorossi credono nell’impresa e approfittano della superficialità del Barça. La rimonta comincia subito, al 6′ è Dzeko (probabilmente il migliore in campo) a trafiggere ter Stegen, colpevole nell’occasione. La Roma spreca almeno 3 palle gol nitide prima dell’intervallo, il Barcellona non è pervenuto. Nella ripresa, l’apoteosi: prima il rigore siglato da De Rossi al 57′ (fallo di Piqué su Dzeko), poi all’82’ l’ormai leggendario colpo di testa di Manolas che festeggerà poi con una corsa emblematica, sotto la tribuna, con gli occhi spiritati. Un’impresa sportiva in piena regola e non cancellata dalla successiva eliminazione per mano del Liverpool.