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“Un anno fuori rosa”: Roma, tifosi di stucco | Decisione pesantissima

Mourinho/ fonte ANSAFOTO

Le clamorose dichiarazioni delle ultime ore gelano la piazza giallorossa.

Tra poche ore la Roma scenderà in campo allo stadio Olimpico per la gara di andata delle semifinali di Europa League contro il Bayer Leverkusen. Il club capitolino arriva alla sfida europea con diversi problemi. Sono tanti infatti gli assenti per infortunio a cui José Mourinho dovrà far fronte. Kumbulla, Smalling, Karsdorp, El Shaarawy e Diego Llorente non ci saranno per la partita, mentre restano da valutare le condizioni di Dybala e Wijnaldum.

Anche dal punto di vista del morale la situazione non è delle migliori. I giallorossi infatti nelle ultime 4 gare di campionato non hanno mai vinto, riuscendo a guadagnare solamente due punti, arrivati nei pareggi contro Milan e Monza. Di conseguenza la Magica è scivolata al settimo posto in classifica, ma soprattutto si è distaccata dal gruppetto in lotta per la qualificazione alla prossima Champions League. Il quarto posto occupato dall’Inter dista adesso ben 5 punti, che a sole 4 giornate dal termine del campionato sono probabilmente troppi da rimontare. Di conseguenza l’unica occasione per giocare la coppa dalle grandi orecchie nella prossima stagione potrebbe essere vincere l’Europa League.

A peggiorare ulteriormente la situazione nell’ambiente giallorosso sono arrivate le ultime recenti dichiarazioni, secondo cui il calciatore è stato messo fuori rosa per un anno.

Il calciatore fuori rosa

Di recente Rodrigo Taddei, ex calciatore della Roma che i tifosi ricordano sempre volentieri, rimasto per ben 9 stagioni nella Capitale, è stato intervistato dal Corriere dello Sport.

Il brasiliano ha parlato di vari temi. Dall’attuale situazione della Magica al futuro di Mourinho (elogiato dall’ex centrocampista), tornando poi sul suo periodo nella Capitale, ricordando in particolar modo il suo trasferimento in giallorosso.

Rodrigo Taddei/ fonte ANSAFOTO

Le parole di Taddei

”Nonostante l’accordo con la Roma, il presidente De Luca all’ultimo decise di non farmi partire perché voleva stipulare una comproprietà con la Juventus. Allora ho aspettato la fine del contratto, dopo quasi un anno da fuori rosa, per trasferirmi nella Capitale. E’ stato il primo caso di mobbing nel calcio: se non firmavo, non giocavo.”

”Vista la situazione, nelle ultime gare della stagione riuscii a scendere un po’ in campo. Rifiutai la Juve ma anche Inter, Milan e Lazio. La Roma era la Roma. Da ragazzo mi innamorai della Roma di Falcao e Cerezo. Sono cresciuto con quella squadra, con quegli idoli. Quindi con il mio agente Lucci decidemmo di aspettare i giallorossi. Fu la scelta giusta.”