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Mourinho, spunta la strategia per l’addio | Via libera dei Friedkin

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José Mourinho (© AnsaFoto)

Sembra sempre meno probabile che il tecnico portoghese resti alla guida della Roma, nella prossima stagione.

Quando nel maggio 2021 la Roma annunciò di aver ingaggiato José Mourinho, fu decisamente una sorpresa. Nell’epoca dei rumour costanti, Tiago Pinto riuscì a tenere segreta la trattativa, probabilmente, più importante della storia recente del club.

Lo Special One, l’allenatore che ha affrontato la Roma – e vinto – con l’Inter nel 2010, dello scudetto vinto all’ultima curva grazie al gol di Milito e di una finale di Coppa Italia passata alla storia più per il nervosismo in campo che per il risultato. Non è Napoli, ma il celebre detto di scordarsi il passato è stato adottato alla perfezione.

Il tecnico portoghese è diventato immediatamente, senza esitazione, il leader di una tifoseria, di una società che aspettava da tempo un allenatore di questo calibro. E insieme a lui sono giunti nella Capitale giocatori di livello, tra cui Paulo Dybala, un altro per cui il passato da bandiera della Juventus è stato velocemente dimenticato, a cui è stata anche offerta la prestigiosa maglia numero dieci. Anche superfluo ricordare chi sia stato l’ultimo ad indossarla, e quando.

Gelo e addio (?)

Se il rapporto di Mourinho con Roma è ancora saldo, quello con la Roma, però, sembra essersi guastato. Quando l’ex allenatore del Tottenham ha accettato l’offerta della proprietà, l’idea era di un progetto su base triennale, di costruire una squadre che fosse capace, nel corso della terza stagione, di poter lottare per il campionato. Secondo il portoghese, non sono stati fatti abbastanza passi in avanti.

Mourinho non ha mai nascosto il suo disappunto, nel corso di quest’annata. Ha fatto più volte riferimento ad una rosa non all’altezza per competere su più fronti. Una frustrazione accresciuta dalla mancanza di un filo diretto con la proprietà. E adesso si teme che possa decidere di abbandonare la nave a fine stagione, magari sollevando la terza Europa League della sua carriera. Lasciare da vincitore, come accaduto il 22 maggio 2010 a Madrid. Per adesso non sono in programma incontri con la proprietà, ma qualora lo Special One decidesse di andare via, i Friedkin non si opporrebbero, un po’ per riconoscenza, un po’ perché i continui attacchi all’operato della società non sono piaciuti.

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L’allenatore della Roma bacia il trofeo della Conference League, dopo la vittoria nella finale a Tirana contro il Feyenoord. 25 maggio 2022 (© AnsaFoto)

Possibile futuro

Quale potrebbe essere il suo futuro? Nei mesi scorsi, dopo il Mondiale di Qatar, Mourinho è stato contattato da Brasile e Portogallo per diventare il nuovo commissario tecnico. Offerta rispedita al mittente, per la volontà di proseguire a Trigoria. Una risposta simile l’aveva pronunciata lo scorso anno, quando era stato il nuovo Newcastle dei sauditi a fare un colpo di telefono.

Dalla Francia sono sicuri che sia in cima alla lista dei nomi del Paris Saint-Germain. Nei suoi anni a Valdebebas, il portoghese ha lavorato con Luis Campos, l’attuale direttore sportivo dei parigini. L’emittente francese RMC Sport ha addirittura parlato di un incontro tra Campos e Jorge Mendes. Nulla è ancora deciso, ma l’addio di Mourinho non è da escludere.