In lacrime dopo l’addio: “La carriera è corta…” | Alla Roma 32 milioni
Dichiarazioni a sorpresa da parte del calciatore, che hanno spiegato la motivazione della sua separazione dal club capitolino.
Nella sessione invernale di calciomercato la Roma tornerà protagonista. Il club dei Friedkin infatti vuole rinforzarsi ulteriormente per raggiungere il tanto desiderato traguardo della qualificazione alla prossima edizione della Champions League.
Per questa ragione Tiago Pinto si è già messo al lavoro. Ma il ds portoghese si concentrerà anche su qualche cessione. Ci sono infatti alcuni elementi della rosa che stanno rendendo al di sotto delle aspettative e che quindi sono pronti a dire addio alla Capitale.
Proprio per quanto riguarda il tema addii in casa romanista, nelle scorse ore sono arrivate delle clamorose dichiarazioni da parte di un calciatore che ha spiegato le motivazioni della sua partenza da Trigoria tra le lacrime.
L’annuncio del giocatore
Di recente Miralem Pjanic, ex centrocampista giallorosso, è stato intervistato da Aperibiza Podcast, dove ha parlato in generale della sua carriera, tra Roma, Italia e Barcellona. Più nel dettaglio però il bosniaco ha voluto soffermarsi sul suo addio alla Capitale, spiegandone le motivazioni e ricordando del dispiacere provato quando se n’è andato. Di seguito le sue parole.
”A Roma mi sono innamorato della piazza e ho pianto quando me ne sono andato. Volevo fare un altro step nella mia carriera, prima passando alla Juventus dove subito sono arrivato in finale di Champions League, poi andando al Barcellona che è il top mondiale. La carriera è corta e bisogna sempre trovare nuove motivazioni, restare nella comfort zone è una cosa semplice, ma non è buona”.
Pjanic-Roma, una bella storia con un finale storto
Era l’estate del 2011, più nello specifico sul gong del mercato, che la Roma acquistava dal Lione un giovane centrocampista bosniaco di qualità per 11 mln di euro. Nella Capitale Pjanic dopo essersi ambientato esplode, diventando uno dei migliori nel suo ruolo in Serie A. A quel punto la Juventus, che dominava il nostro calcio, se ne accorge e paga la clausola rescissoria di 32 mln presente nel suo contratto.
Il giocatore accetta, e tradisce i suoi vecchi tifosi, che hanno dovuto sopportare il suo trasferimento in una grande rivale (ancora di più in quegli anni in cui le due squadre si giocavano lo scudetto), andando a concludere così quella che sarebbe potuta diventare una storia d’amore duratura con la Magica.