Saelemaekers il vero jolly di Ranieri: con lui la Roma ritrova la spinta sulla fascia
L’arrivo alla Roma di Saelemaekers era stato accolto con scetticismo, eppure il ragazzo sta dimostrando grandi cose su quella fascia
La stagione della Roma era iniziata nel peggiore dei modi, con Daniele De Rossi che dopo un mercato improntato per giocare a quattro ha preferito cercare un nuovo canavaccio tattico in modo tale da avere più copertura in difesa. Nelle sue prime uscite infatti i giallorossi avevano dimostrato una certa fragilità in fase di non possesso alla quale il tecnico ha preferito rimediare con l’inserimento di un centrale in più.
Questa mossa ha portato la società a dover cercare nuovi elementi che consentissero il cambio di modulo, ed è così che sono arrivati Hummels ed Hermoso, ma soprattutto Alexis Saelemaekers, un calciatore che inizialmente non era stato accolto con grande entusiasmo, ma che ha saputo stupire sin dalle sue prime uscite con questa maglia.
Uno dei tanti problemi di questa rosa era senza alcun dubbio l’apporto degli esterni alla manovra offensiva, con Angelino e compagni incapaci di far registrare grandi statistiche in termini di gol e assist, un fattore che non può che penalizzare visto che i terzini, spostati nella linea dei centrocampisti, sono gli unici esterni di ruolo.
Ecco dunque che l’inserimento di uno con le caratteristiche del belga non può che far fare un grande passo in avanti alla formazione capitolina, e a Londra il gol allo scadere arriva proprio da una suo passaggio per Angelino, che ormai libero dalla pressione avversaria ha potuto mettere in mezzo un pallone solo da spingere in porta.
Saelemaekers, l’infortunio è alle spalle: il belga pronto a prendersi la Roma
La partita contro il Tottenham ha dato alla squadra nuove certezze dal punto di vista morale ma non solo. Anche il tecnico potrà fare affidamento su un uomo in più in rosa, ovvero Alexis Saelemaekers, un’assenza silenziosa la sua, ma che ha pesato moltissimo per la Roma che senza di lui ha dovuto giocare spesso con Zalewski sulla fascia sinistra.
L’ex Milan garantisce un apporto alla manovra offensiva decisamente migliore rispetto a molti compagni di reparto, senza però andare ad intaccare il lavoro di recupero, fattore che consente a Ranieri di poter variare di più sia in pressing che in fase di palleggio. Dopo due mesi di infortunio il belga è pronto a prendersi la Roma grazie alle sue giocate, diventando così sempre più centrale nel progetto di risalita.
La Roma non vola sulle fasce: le statistiche a ribasso limitano la produzione offensiva
I terzini sono probabilmente il reparto più carente degli ultimi anni, in particolare per quanto riguarda l’apporto alla manovra offensiva. In termini di gol e assist il quartetto formato da Angelino, Celik, Zalewski e Abdullhamid è praticamente nullo, con lo spagnolo come unico terminale avanzato che riesce a rendersi pericoloso e a collezionare qualche statistica personale.
Celik e Zalewski invece sembrano sempre di più due pesci fuor d’acqua, in particolare quando vengono chiamati a provare la giocata per creare superiorità numerica, oppure nelle situazioni di cross dopo una falcata sul fondo, non riuscendo mai ad essere precisi nel servire i compagni. Per Abdoullhamid invece il discorso è ben diverso, oltre ad un discorso qualitativo subentra anche il fattore adattabilità, passare dal campionato arabo a quello italiano non è per nulla facile e il ragazzo sta pagando il grande salto di qualità. Nel suo caso corsa e dribbling sembrano essere due armi molto potenti, ma che se non vengono abbinate ad una buona capacità di lettura in entrambe le fasi le sue doti rischiano di essere più un malus che un bonus.