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Dazn manda le lettere ai pirati: arriva una multa direttamente a casa | “Pagate 500€ e non rifatelo”

Il microfono di Dazn - Foto Lapresse - Ilromanista.it
Dazn – Foto Lapresse – Ilromanista.it

Stretta contro la pirateria e il pezzotto, l’iniziativa di Dazn: partite le diffide e le richieste di risarcimento. 

La pirateria digitale rappresenta oggi una delle minacce più gravi all’industria dell’intrattenimento, in particolare nel settore sportivo. Il termine ‘pezzotto’ è ormai entrato nel linguaggio comune per indicare gli abbonamenti illegali, venduti a prezzi stracciati, che permettono di accedere a contenuti protetti da copyright, come le partite di calcio trasmesse da piattaforme a pagamento.

Questo fenomeno ha generato gravi danni economici ai broadcaster, che investono milioni di euro per assicurarsi i diritti televisivi. A fronte di ciò, cresce l’impegno delle emittenti e delle autorità per contrastare l’illegalità. Le azioni vanno dalle indagini della Guardia di Finanza all’oscuramento di siti che diffondono illegalmente i contenuti.

In parallelo, anche le campagne di sensibilizzazione cercano di educare i consumatori ai rischi legati alla pirateria. Utilizzare il pezzotto non è solo un reato, ma espone gli utenti a sanzioni, truffe informatiche e perdita di dati personali.

La lotta al pezzotto è quindi una sfida culturale oltre che legale: proteggere i diritti dei detentori dei contenuti significa anche garantire un futuro sostenibile allo sport e all’industria dell’intrattenimento in Italia.

Lotta al pezzotto: Dazn invia lettera agli utenti pirata

Dazn ha deciso di iniziare ad inviare lettere di diffida agli utenti coinvolti, secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura di Lecce. Questi utenti sarebbero stati identificati come fruitori di abbonamenti pirata per guardare Serie A, Serie B e le principali competizioni europee.

Nella missiva, firmata dall’AD Stefano Azzi, si legge che Dazn chiede “un pagamento di 500 euro come indennizzo forfettario” per chiudere in via extragiudiziale il danno economico arrecato. L’azienda chiarisce che questa richiesta non sostituisce la sanzione amministrativa già comminata dalla GDF ma rappresenta un altro passo per “tutelare i propri diritti”. 

Logo Dazn – ilromanista.it – Fonte: Facebook

Chiesto risarcimento di 500 euro: le conseguenze

Agli utenti viene concesso un termine di 7 giorni per rispondere via mail alla diffida ricevuta. In caso contrario, Dazn annuncia possibili azioni legali risarcitorie, con costi aggiuntivi. La mossa ha scatenato discussioni sui social, dove molti cercano chiarimenti legali sulla legittimità della richiesta.

La strategia dell’emittente è chiara: andare avanti nella lotta alla pirateria, agendo insieme a diverse procure italiane, tra cui Bologna, Napoli e Cagliari. Ricevendo i dati dagli inquirenti, Dazn punta a lanciare un “segnale forte” contro lo streaming illegale, causa di gravi perdite economiche per il calcio italiano.