“Tre mesi di stop”: la Roma costretta a comprare | Perso un altro titolarissimo
La lunga lista degli infortuni impone alla Roma di attingere dal calciomercato per rilanciare le proprie ambizioni europee.
Che potesse essere Renato Sanches il primo infortunato della stagione romanista, lo si poteva immaginare. A dirla la carriera del centrocampista portoghese, soprattutto al Paris Saint Germain, ancora proprietario tra l’altro del suo cartellino.
Che potesse essere Paulo Dybala era facilmente prevedibile, considerando il suo essere tanto forte quanto cagionevole. Un risentimento all’adduttore nel pre-season, sembrava un acciacco di poco conto, nessuna lesione ma due settimane di stop. In realtà un altro mezzo calvario.
Due settimane di stop anche per Aouar, uno dei miglior nel pre-season, dal problema al flessore coscia sinistra il nazionale algerino non è stato più lo stesso. Poi è toccato a Zalewski avere un problema alla coscia sinistra, seguito a stretto giro di posta da Lorenzo Pellegrini. Senza dimenticare che fermi ai box dalla scorsa stagione ci sono sia Kumbulla sia Abraham.
Il rientro di Renato Sanches è durato un amen, altre due settimane di stop per il solito problema alla coscia. Insomma, a giro è ritoccato a tutti, basti pensare che Pellegrini è andato in panchina a onor di firma nel derby.
Infortuno post derby: avanti il prossimo?
Fortuna che è venuta la pausa, perché la sfida contro la Lazio ha lasciato in dote un altro infortunio da valutare per lo Special One, quello di Bove uscito per un problema alla gamba destra che verrà monitorato proprio in questa pausa per il doppio impegno della nazionale di Spalletti.
Mourinho avrà pure le sue colpe per questa prima parte di stagione non proprio esaltante (la qualificazione in Europa League con il rischio di passare per i playoff, inoltre, va ancora trovata), ma il bollettino medico parla chiaro.
Caso Smalling: nessuno sa quando rientrerà
Il caso Smalling merita un capitolo a parte. Il difensore inglese, uno dei perni dello scacchiere di Mourinho è fermo a tre presenze stagione, praticamente da settembre non ha più giocato. Neanche il consulto tanto chiacchierato di Londra ha fatto luce su quella noia al tendine. Tre mesi di stop non sono pochi e, considerando che difficilmente sarà in campo dopo la sosta, a Roma si cominciano a fare due conti. A gennaio mancherà Ndicka, in Coppa d’Africa con la nazionale ivoriano: si deve per forza andare al mercato.
Se dipendesse da Mourinho verrebbe subito Dier, difensore del Tottenham, ai margini del progetto Postecoglu e in scadenza con gli Spurs, tra l’altro è già stato allenato da Mou, ai tempi proprio del Tottenham. Jakub Kiwior dell’Arsenal, gli esuberi del Chelsea, Malang Sarr e Trevoh Chalobah, destano interesse, così come Omar Solet, centrale del Salisburgo. Prima però bisogna risolvere il caso Smalling, quanto meno capire cos’ha veramente e quanto altro tempo dovrà stare fuori.